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Colonscopia: che cos’è e quando farla

La colonscopia è un esame che consente al medico di esplorare le pareti interne (a contatto con il contenuto fecale) dell’intestino crasso e del retto (leggi la Bufala).

È particolarmente utile sia per verificare (diagnosticare) la presenza di malattie intestinali come polipi, diverticolicolite ulcerosacancro del colonmorbo di Crohn, sia per eseguire piccoli interventi chirurgici come la rimozione di polipi (colonscopia operativa).

La colonscopia è prescritta per accertare (diagnosticare) le cause di:

  • sanguinamenti rettali
  • presenza di sangue occulto nelle feci
  • dimagrimento senza causa apparente
  • inspiegabili dolori addominali
  • alterazioni del colon-retto rilevate durante l’esecuzione di clisma opaco, TAC o risonanza magnetica

È utilizzata anche nell’ambito delle indagini (screening) per scoprire i tumori del colon-retto in fase iniziale. Viene prescritta qualora il test di screening  per il tumore del colon-retto abbia dato esito positivo. In Italia, il test di screening utilizzato nella quasi totalità dei programmi di screening è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni. Una piccola parte dei programmi di screening attivi in Italia (in particolare nella regione Piemonte) utilizza al posto della ricerca del sangue occulto un altro esame di screening, la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni (Ministero della Salute. Screening per il tumore del colon-retto).

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